Adolfo Apolloni

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Adolfo Apolloni (Roma 1855 - 1923) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato a Roma il primo marzo 1855 (secondo il Bénézit nell'anno 1845), si laureò in ingegneria all'università di Roma; frequentò, dopo la laurea, l'Accademia di San Luca a Roma. Nel 1879 si trasferì negli Stati Uniti, dove dapprima insegnò disegno e scultura all'Istituto d'arte di Boston e poi aprì uno studio di scultura a Providence. In questa città si sposò con Marta Holt. Poco dopo le nozze la giovane moglie mori e l'Apolloni rientrò in Italia, dedicandosi all'attività di scultore. Nel 1900 prese parte con la statua in marmo "Il poeta" all'Esposizione universale di Parigi conquistando la medaglia d'oro e la fama di valente scultore. Nell'aprile 1903 fu eletto accademico di merito dell'Accademia di San Luca; di quest'Accademia fu presidente negli anni 1914/15 e 1919/20; fu Assessore all'Antichità e belle Arti e poi Sindaco di Roma dal giugno 1919 al novembre 1920. Fu il fondatore a Roma dell'Asilo della Patria e nella città di Fano della Scuola d'arte industriale. Adolfo Apolloni partecipò attivamente alle Esposizioni d'arte e in particolare fu assiduo alle Esposizioni biennali veneziane: alla quinta biennale del 1903 fu presente colle opere Fontana del Sileno e "Fontana della Gioventù"; alla sesta biennale del 1905 egli espose l'opera in bronzo e marmo "Gioventù vigorosa - fontana" ed il gruppo in bronzo Le Grazie; all'ottava biennale del 1909 partecipò coll'ammirata scultura Sorriso di madre, di squisita esecuzione particolarmente nel bel nudo muliebre; alla nona biennale del 1910 espose Allegoria della scultura. Un particolare cenno merita la Fontana della Gioventù che alla quinta biennale veneziana si elevava in mezzo alla Sala del Lazio. Essa era formata da una larga ed elegante vasca di marmo bianco nel cui centro si ergeva un pilastro a forma di erma, terminante con un capitello di bronzo che reggeva una larga tazza di alabastro sormontata da un giovinetto ignudo colto nell'atto di suonare la tibia; l'acqua si versava dall'una all'altra tazza con gradevole mormorio. Delle sue opere occorre citare il gruppo in marmo il genio della scultura, che trovasi nella Galleria dell'Accademia di San Luca; la lastra marmorea commemorativa dell'ingresso delle truppe italiane in Roma il 20 settembre 1870 attraverso la breccia di Porta Pia: la lastra è stata apposta sul tratto ricostruito delle mura in cui fu aperta la breccia; il monumento Cenci-Bolognetti al Cimitero del Verano a Roma con la mirabile figura alata dall'ampio drappeggio; la tomba di Agostino Chigi in Santa Maria del Popolo pure a Roma; la Vittoria alata su di una colonna nel complesso monumentale del Vittoriano; il monumento funebre Braschi nel cimitero genovese di Staglieno; le fontane della Vendemia nell'atrio dell'Albergo Excelsior di Venezia. Adolfo Apolloni è morto in Roma nell'anno 1923.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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